Cenni Storici
Isolabona adagiata nel fondovalle, in un’ansa (isula) alla confluenza del rio Merdanzo con il torrente Nervia, a controllo di un importante nodo stradale sorvegliato da un’altura dal Castello dei Doria.
Isolabona adagiata nel fondovalle, in un’ansa (isula) alla confluenza del rio Merdanzo con il torrente Nervia, a controllo di un importante nodo stradale sorvegliato da un’altura dal Castello dei Doria. Il primitivo nucleo rurale sorse attorno ad una pieve (oggi Chiesa di San Giovanni Battista , nel cimitero, con affresco absidale interno), poi nel duecento l’insediamento fu trasferito un po’ piu’ a valle e venne fortificato. Nell’ambito della Signoria dei Doria fu associato ad Apricale (1287-1524), quindi riacquisto’ l’autonomia e fece parte del Marchesato di Dolceacqua.
Il castello è stato restaurato ed ospita ogni anno il prestigioso Festival Internazionale delle Arpe; sculture di suonatori d’arpa ornano diversi angoli del borgo. Lungo la strada principale del paese spicca la fontana con vasca ottagonale in pietra e colonna e vaschetta superiore in marmo, datata 1486. Sulla vicina piazza, una volta utilizzata per le partite di pallone elastico, si affacciano in forme barocche la parrocchiale di Santa Maria Maddalena e l’oratorio di Santa Croce, di origini più antiche. Fuori dell’abitato, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie (di cui era molto devota Grace Kelly), presenta un portico dorico seicentesco coronato da un alto frontone a vela, con alcune pitture murali; l’interno del Santuario conserva l’affresco allegorico dell’Albero di Jesse attribuito a Giovanni Cambiaso (1495-1579) sulla volta, mentre le pareti furono dipinte più tardi da anonimi artisti locali con scene della vita di Cristo e della Vergine. La festa patronale di Santa Maria Maddalena viene celebrata il 22 luglio.
Escursioni e dintorni
Le escursioni nei dintorni, grazie agli antichi sentieri, hanno quali mete la campagna di Veonexi ed il Monte Morgi (819 m), il Monte Dorin (633 m) ed i paesi di Apricale e Rocchetta Nervina.
I Prodotti del Territorio
Il territorio produce olio extravergine d’oliva e derivati (patè d’olive, olive in salamoia), Vino Rossese di Dolceacqua Doc, miele, fronde ornamentali; la cucina locale propone l’insalata estiva per eccellenza, il cundiùn, cipolle e fiori di zucca ripieni cotti al forno, ravioli alle erbette, torta verde o fugasùn, stoccafisso nelle versioni in brandacuiun, alla defisieira, in umido e coda ripiena, le anguille fritte. I dolci annoverano le cubàite, doppie cialde contenenti miele, nocciole ed un pò di scorza di limone grattugiata, e la fugàsa nelle varianti pastà (impastata) e sbatüa (sbattuta).